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A tutte le Giulia, ai bambini senza nome: un monologo a Monza per prevenire la violenza

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Fidapa Modoetia Corona Ferrea, con il patrocinio di Fidapa BPW Italy Distretto Nord Ovest e con il sostegno del Comune di Monza, assessorato alle Pari Opportunità, quello di Unione Nazionale Vittime Lombardia e con il sostegno di Slc Law Firm e di Miliano Ortopedia, ha organizzato per il 23 ottobre alle 21 al Teatro Binario 7 un monologo per
sensibilizzare contro la violenza di genere unico nel suo genere.

Il testo teatrale dal titolo “A tutte le Giulia, ai bambini senza nome” ideato, scritto e diretto da Laura Marinaro e interpretato dall’attrice Carlotta Oggioni, con la collaborazione in voice over di William Angiuli, debutterà al Teatro Binario 7 il 23 ottobre 2024 alle 21. «Si tratta di un monologo in cui una delle tante donne uccise dal proprio compagno mentre aspettavano un figlio, racconta la sua storia al nascituro – racconta l’autrice Laura Marinaro – Un testo forte e toccante che getta luce sui meccanismi della manipolazione affettiva e del narcisismo patologico di alcuni uomini, ricordando le tante donne che negli anni hanno perso la vita per mano di quello che credevano fosse un uomo».
L’idea è nata dalla storia di Giulia Tramontano, la ventisettenne incinta al settimo mese del piccolo Thiago, uccisa dal proprio compagno Alessandro Impagnatiello il 27 maggio del 2023. Tuttavia il testo non racconta la storia di Giulia, ma quella di molte altre donne che hanno vissuto lo stesso destino, donne che verranno ricordate nello spettacolo.
Ha aggiunto l’autrice: «Ho voluto rendere universale la storia di Giulia perché tutte le altre possano capire e perché si possa prevenire il peggio, conoscendo certi comportamenti. In questo mi è stata d’aiuto la collaborazione con Roberta Bruzzone che sta compiendo un’opera di sensibilizzazione proprio nei teatri d’Italia e con la quale ho scritto il libro sul processo a Impagnatiello che esce il 24 ottobre». «Dare voce a delle vicende così tragiche e che hanno toccato così profondamente tutti, è una grande responsabilità. Farò del mio meglio per onorare la memoria tutte le donne vittime di violenza. Il teatro da sempre ha una funzione sociale ed educativa. Spero che la nostra voce sia ascoltata il più possibile per educare soprattutto i giovani al rispetto della donna.»
«Ogni femminicidio ci ricorda che dobbiamo insistere nell’opera di prevenzione e educazione al rispetto. Se un uomo non ha rispetto per la donna che ha di fronte, agirà nei suoi confronti con comportamenti violenti, considerandola come oggetto e non come persona. L’educazione al rispetto deve essere realizzata unendo le forze di tutti: le famiglie e le scuole sono in prima linea nell’azione educativa, ma tutte le parti sociali devono farsi carico di questo impegno. Quando una donna si rivolge alle forze dell’ordine e ai centri antiviolenza, è già troppo tardi; dobbiamo essere in grado di valutare le nostre relazioni, riconoscendo le relazioni tossiche. Riconoscere i segnali del comportamento violento è il primo passo per restare libere e vive», ha dichiarato Andreina Fumagalli Assessora alle
Pari Opportunità del Comune di Monza.
«In Italia dal 2022 i femminicidi sono stati 279 (113 nel 2022, 100 nel 2023 e dal gennaio 2024 già oltre 66). Alle donne vittime di violenza domestica si aggiungono quelle silenziose di abusi sessuali, psicologici ed economici. I numeri e le storie fanno riflettere: la società è ancora alle prese con diseguaglianze e violenze profondamente radicate contro le donne che spesso non riconoscono i segnali della violenza e quindi non riescono a prevenire il peggio. Informare significa far conoscere e riconoscere le realtà potenzialmente a rischio per le donne e permettere loro di trovare una rete di sostegno. Educare la società ad “una cultura del rispetto” significa combattere alla radice le cause della violenza e contrastare tale fenomeno. Ed è per questo che Fidapa Modoetia Corona Ferrea ha deciso di sostenere questo progetto: il teatro è un mezzo di comunicazione molto profondo e forte», ha
dichiarato Tiziana Achilli, presidente di Fidapa Modoetia Corona Ferrea.
“È un grande onore per il nostro Studio poter partecipare ed aver sostenuto questo importante progetto che tratta di una tematica sicuramente molto sentita anche in campo giuridico. La tutela delle donne è, come comprensibile in una società che possa veramente definirsi civile, una priorità assoluta. Riprova ne sono l’introduzione nel 2019 del cosiddetto “Codice Rosso” su cui la più recente Riforma Cartabia ha sentito l’esigenza di intervenire per apportare migliori che rendano questa forma di tutela per le donne sempre più efficiente ed efficace», ha dichiarato l’Avv. Antonino Crea, titolare dello Studio
SLC Law Firm.
«Siamo felici che venga organizzato questo importante evento in ottobre e non nel mese di novembre, quando cade la ricorrenza del 25, perché combattere la violenza significa farlo quotidianamente. Chiedere aiuto non vuol dire avere paura o vergogna, chiedere aiuto vuol dire salvarsi ed essere aiutati. Grazie all’amica Laura Marinaro di essere sempre al nostro fianco», queste le parole di Paola Radaelli, Presidente Unione Nazionale Vittime e Francesca Giarmoleo, Coordinatore Lombardia Unione Nazionale Vittime.
«Ho deciso di aderire a questo progetto perché il teatro è un mezzo molto importante per divulgare il messaggio del rispetto» conclude Osea Coratella CEO di Milano Ortopedia.
Dopo lo spettacolo seguirà un breve dibattito con gli organizzatori della serata, l’avvocato Alfredo Casaletto, penalista di Slc Law Firm e il pubblico. L’evento è gratuito basta prenotarsi alla mail eventi.fidapamodoetia@gmail.com.

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