Il mancato controllo sulla filiera sta causando notevoli problemi a molte aziende, come giĂ successo alle case di moda dei brand Alviero Martini SpA e alla Giorgio Armani Operations.
Ora a difendersi dalle accuse è Dior: la produzione dei suoi prodotti di pelletteria sembra essere stata affidata ad alcune società , principalmente cinesi, in provincia di Milano, con «condizioni di lavoro tali da integrare gli estremi dell’illecito sfruttamento del lavoro».Il Tribunale di Milano ha disposto la misura di prevenzione della amministrazione giudiziaria di Manufactures Dior Srl, per aver “colposamente agevolato i subappaltatori nello sfruttamento dei lavoratori, omettendo di verificare la reale capacità imprenditoriale delle società appaltatrici alle quali affidava la produzione”.Quello che recepisce il cliente finale, da questa vicenda, è che un articolo che esce a poco più di 50 euro dall’opificio viene venduto in negozio a più di 2500 euro, con danni alla reputazione del brand decisamente ingenti.
Ma l’azienda avrebbe poituto evitare il danno assoldando un’agenzia di investigazione che potesse controllare la filiera produttiva. «Come agenzia investigativa siamo consapevoli dell’importanza cruciale di verificare la professionalitĂ dei fornitori e sub-appaltatori coinvolti nella creazione e lavorazione di un prodotto, in questo caso di alta moda; pertanto, è necessario garantire che la filiera di produzione risponda ai requisiti piĂą elevati e di compliance – ha spiegato Valentina Tarricone Ceo di Tarricone Investigazioni (Milano e Bari) – Casi come quelli menzionati possono essere evitati tramite le indagini sulla filiera produttiva»
I servizi di investigazione includono: Verificare l’affidabilitĂ dei fornitori, mediante la raccolta di informazioni ufficiali e ufficiose, prima della conclusione di un accordo.Screening dei fornitori e partner, per una valutazione della loro affidabilitĂ e modus operandi, e per assicurarsi che non siano stati coinvolti nei reati previsti dal Dlgs.231/01, sia in un’ottica preventiva che a posteriori, per evitare sanzioni e minimizzare il rischio-reato.Possibile rilevazione di subappalti non dichiarati e non in regola, mediante attivitĂ di monitoraggio dei soggetti coinvolti. Conferma della qualitĂ del prodotto
«Il nostro obiettivo è fornire un quadro dettagliato della filiera di produzione, anche grazie all’esperienza maturata nel settore, avendo trattato diversi casi analoghi, garantendo così alle aziende tranquillitĂ e sicurezza nella gestione dei rapporti con fornitori e partner, ed evitando loro implicazioni di carattere economico, reputazionale e, soprattutto, penale», ha concluso l’investigatore.