«Con la presente il sottoscritto rinuncia alla candidatura nelle liste elettorali di Fratelli d’Italia nel collegio di Monza e Brianza». Con questa frase scarna e chiara Rosario Mancino, ex coordinatore provinciale a Monza di Fratelli d’Italia, ex candidato alle politiche 2022, ha rinunciato alla candidatura alle regionali. Un vero e proprio colpo di scena che è arrivato come un fulmine a ciel sereno nel pieno della campagna elettorale che Mancino stesso aveva fatto partire lancia inr esta tanto è vero che proprio venerdì sera era stato organizzato un incontro con gli elettori ad Agrate.
Per spiegare i motivi del ritiro Mancino ha allegato il certificato del casellario giudiziale in cui non risulta nulla a suo carico e ha aggiunto: «Una incandidabilitĂ di cui non ero a conoscenza e che non era risultata ostativa alla mia candidatura alle scorse elezioni politiche si è rilevata ora determinante ponendo fine alla mia corsa alle regionali. Le tempistiche di un eventuale ricorso non consentono un mio certo reintegro. Per tale ragione, a tutela dell’intera lista, ho ritirato formalmente la mia candidatura. Auguro un grande in bocca al lupo ai candidati che rappresenteranno Monza e Brianza nel prossimo consiglio regionale. Resto, insieme agli amici che mi hanno sostenuto, a disposizione dei candidati che vorranno accogliere le istanze e le proposte che abbiamo messo in campo per rendere la Lombardia piĂą forte e piĂą bella». Dunque la rinuncia alla candidatura sarebbe legata a una condanna passata in giudicato nel 2018 per fatti che risalgono alle elezioni amministrative di Vimercate del 2016, ovvero una firma apposta sia a sostegno di Fratelli d’Italia sia di una lista civica. La condanna a un anno, con non menzione della pena, non crea alcun problema alla candidatura per le politiche, mentre è causa di incandidabilitĂ alle regionali. Il coordinatore provinciale Fabio Pietrella ha detto: Sono molto dispiaciuto perchĂ© Rosario Mancino in questi anni ha fatto un grande lavoro come coordinatore provinciale e avrebbe meritato di giocarsi le proprie carte. Lo ringrazio per il passo indietro che ha evitato possibili ritardi nell’accettazione della nostra lista».Intanto in cittĂ si inizia a vociferare di una mossa arrivata da qualcuno che non voleva Mancino tra l’altro molto conosciuto e seguito e molto vicino a Paola Frassinetti sottosegretario all’Istruzione della Meloni.