Al Teatro Manzoni di Milano dal prossimo 4 novembre in scena Gli inimitabili della cultura italiana: Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Mazzini, uno spettacolo in tre capitoli di Edoardo Sylos Labini per la drammaturgia di Angelo Crespi. Raccontati attraverso le loro vite straordinarie, i loro pensieri, le loro azioni, andranno in scena le storie di tre personaggi straordinari e coraggiosi che hanno contribuito a costruire l’immaginario culturale del nostro paese. Uno spettacolo diviso in tre parti: Gabriele d’Annunzio il 4 novembre, Filippo Tommaso Marinetti, il 2 dicembre, Giuseppe Mazzini il 7 gennaio 2025, sempre alle 20. 45.
Accompagnati dalle musiche originali del maestro Sergio Colicchio e immagini di repertorio, i tre atti saranno scanditi dall’allestimento a led curato dallo scenografo Alessandro Chiti, impreziosito dalle luminose di uno degli artisti italiani e lombardi più importanti della scena dell’arte contemporanea, Marco Lodola. Una trilogia pop per riscoprire e far conoscere ai più giovani, e non solo, tre grandi personaggi che hanno tracciato un solco basilare nella Storia e nella Cultura del nostro Paese. Il progetto è l’adattamento teatrale dell’omonimo programma di Rai Cultura andato in onda nella scorsa stagione televisiva su Rai 3.
Grazie agli Inimitabili viene raccontato e approfondito il rapporto di questi tre personaggi con la città di Milano: da Mazzini ispiratore e protagonista delle gloriose Cinque Giornate che aprirono la strada alla libertà e all’unità d’Italia durante le lotte del Risorgimento, dalla casa di Marinetti all’angolo tra via Senato e corso Venezia, dove l’intellettuale milanese pensa e inventa il Futurismo, fino ai palazzi e agli alberghi della città meneghina protagonisti dei passionali carteggi d’amore tra il Vate e la divina Duse.
Inoltre nella serata del 4 novembre (Giornata delle Forze Armate) e in quella del 2 dicembre (80 anni dalla morte di Marinetti), l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso consegnerà al nipote del Vate, Federico d’Annunzio e alla nipote del fondatore del Futurismo, Francesca Barbi Marinetti, un’opera d’arte creata da Marco Lodola.
“Regione Lombardia è orgogliosa di sostenere un’iniziativa di tale valore culturale come ‘Gli Inimitabili’, un progetto che rende omaggio a tre figure straordinarie della nostra storia: Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Giuseppe Mazzini – dichiara Francesca Caruso, assessore alla cultura di Regione Lombardia – Attraverso il teatro ci immergiamo nelle vite di questi uomini coraggiosi, innovatori e visionari, che hanno tracciato un solco fondamentale nel nostro patrimonio culturale e civile. La Lombardia è stata la culla di molte delle loro grandi idee e azioni. Portare sul palco del Teatro Manzoni queste rappresentazioni non è solo un tributo, ma un’opportunità per far conoscere alle nuove generazioni l’impatto profondo che queste personalità hanno avuto sul nostro Paese. Il nostro impegno, come Regione, è quello di sostenere e promuovere la diffusione della cultura in tutte le sue forme, rendendo accessibile a tutti la possibilità di scoprire le storie di chi ha contribuito a fare la storia d’Italia”.
“Mio nonno Marinetti credeva nell’equazione Arte = Vita – afferma Francesca Barbi Marinetti: Un concetto semplice ma contaminante che indubbiamente ha condizionato la nostra famiglia. Un incentivo a mantenere lo sguardo fiduciosamente rivolto al futuro, in dialogo con il cambiamento. Una “sfida alle stelle” oltre i limiti apparenti. Anche della vita stessa.”
Conclude Marco Giorgetti, DG della Fondazione Teatro della Toscana che produce spettacolo: “Inimitabili è molto più di uno spettacolo: è un ponte tra passato e futuro, un’opportunità unica per le giovani generazioni di riscoprire le radici della nostra cultura. Ogni capitolo è un tassello fondamentale nel mosaico della nostra identità nazionale. Sylos Labini accende la scintilla della curiosità, stimola il pensiero critico e infonde nei giovani la consapevolezza di essere eredi di un patrimonio culturale straordinario. L’invito è quello di lasciarsi trasportare in un viaggio emozionante attraverso la storia, la cultura e la lingua italiana. Perché conoscere le nostre radici ci aiuta a capire chi siamo e, soprattutto, chi possiamo diventare.”
Gabriele d’Annunzio
Lo spettacolo segue l’ascesa di d’Annunzio a partire dal periodo romano quando il giovane poeta cerca il successo, e ne passa in rassegna i fasti, l’esuberante vitalità, l’eroismo, soprattutto durante la Prima Guerra mondiale e la successiva presa di Fiume, che lo resero il Vate degli Italiani, fino all’ultimo periodo in cui al Vittoriale erige il museo di sé stesso. C’è spazio per i molti amori, quelli tormentati con la moglie Maria Hardouin e con la grande Eleonora Duse, per la politica e soprattutto per la letteratura e la poesia che sono il lascito più resistente d’Annunzio.
Filippo Tommaso Marinetti
La vita spericolata del creatore del Futurismo, la prima grande Avanguardia ad irrompere sulla scena internazionale e a distruggere la quiete ottocentesca dell’arte e della letteratura. Dai giovanili turbamenti in terra d’Egitto e poi da Milano luogo di fondazione futurista, fino a Parigi, passando per il successo come scrittore e come impresario di artisti, poeti e musicisti, fino alla maturità piena, il racconto ripercorre l’esistenza, all’insegna della velocità e del desiderio di infrangere le regole, di uno dei più grandi intellettuali del Novecento.
Giuseppe Mazzini
Eroe del Risorgimento, esule per tutta la vita, padre della Patria, ispiratore di quella Repubblica che sarebbe venuta alla luce più di settanta anni dopo la sua morte. Irruente, eppure raffinato pensatore, fu insieme a Garibaldi, il vero trascinatore del movimento che condusse all’Unità d’Italia. Dalle Cinque Giornate di Milano, passando per la Repubblica Romana e per il lungo esilio in terra straniera, fino alla morte quasi solitaria, Edoardo Sylos Labini ne traccia il percorso umano e politico.