Nel tardo pomeriggio di martedì 21 maggio, a Giussano, i Carabinieri della locale Stazione
e della Sezione Operativa della Compagnia di Seregno hanno arrestato un operaio 53enne,
incensurato, nella flagranza del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
I militari, nell’ambito di un servizio perlustrativo, hanno effettuato il controllo di un furgone
che si trovava momentaneamente in sosta presso un distributore di carburanti.
Nell’ispezionare il vano posteriore del veicolo, l’attenzione degli operanti è stata attirata da
uno scaffale in legno, utilizzato per riporre utensili da cantiere, e dall’odore sospetto
presente nell’ambiente. Un più attento esame, effettuato anche alla luce delle illogiche
spiegazioni fornite dal conducente sulle caratteristiche dello scaffale e sulle modalitĂ di
ancoraggio, ha consentito di individuare un doppio fondo ricavato sotto il pianale del
cassone, al cui interno erano occultati due involucri contenenti marijuana del peso di oltre 2
kg, nonché circa 3000 Euro in contanti nascosti sotto il sedile dell’abitacolo. La
perquisizione, estesa al domicilio dell’arrestato e a un capannone da cui il medesimo era
stato notato recarsi in altre circostanze, ha consentito di rinvenire rispettivamente ulteriori
30.000 Euro in contanti all’interno di una cassaforte e, all’interno del manufatto, ben nascosti
in una stanza occulta ricavata dietro una finta parete localizzata grazie all’intervento delle
unitĂ del Nucleo Cinofili Carabinieri, ulteriori 5 kg circa di marijuana, 24 kg circa di hashish
e materiale utile al confezionamento delle sostanze stupefacenti.
Nel corso delle operazioni, gli operanti hanno sequestrato il capannone e il relativo impianto
di videosorveglianza, il furgone, il denaro contante, telefoni cellulari e altro materiale
ritenuto pertinente al reato.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il Carcere di Monza, su
disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Monza.
Ulteriori approfondimenti investigativi saranno effettuati, secondo le indicazioni
dell’Autorità giudiziaria, al fine di individuare i canali di approvvigionamento e di smercio
delle sostanze rinvenute, nell’ambito della più ampia azione di contrasto al fenomeno in
atto nel territorio di competenza