Un giallo a tinte forti quello di Paola Iannelli, docente, giornalista e scrittrice napoletana. Questo è Uno sguardo innocente. Un delitto misterioso agita il cuore di Napoli, appena uscito per i tipi di Mursia Giungla Gialla (pag. 188).
LA TRAMA Napoli, quartiere Chiaja. La morte del piccolo Gabriele, affetto da una malattia degenerativa e costretto a vivere attaccato a dei macchinari, crea qualche sospetto. Una lettera anonima spinge la brigadiera Titta Longano ad aprire un’indagine che porterà a scavare nel torbido del condominio dove è avvenuta la tragedia. Ma le fila del destino saranno incredibilmente tirate dal Corvo, un boss latitante costretto a un’invalidità che ne ha amplificato la cattiveria.
RECENSIONE
Amore, passione, odio, rancore, morte, cura. Sono tanti i sentimenti che Paola Iannelli racconta con una narrazione sempre puntuale e nello stesso tempo intensa, nel suo nuovo romanzo noir. Lo ammette lei stessa: tutto nasce da una riflessione tra amici sulla cura, quel sentimento di umana compassione e nello stesso tempo sopportazione che tante famiglie vivono quando in casa c’è un malato o un disabile. Una realtĂ che può diventare deflagrante a volte proprio nel rancore. Ad indagare su un mistero e non solo uno è la brigadiera Titta Longano, un personaggio centrale che tuttavia non è il piĂą importante perchĂ© io trovo questo racconto corale in tutto sia nel racconto dei personaggi reali come Titta e Gegè, Kira e Alfredo e gli altri, ma anche in quelli eterei e quasi mentali come Gabriele e Il Corvo. Personaggi e storie che si intrecciano in diversi rivoli e declinazioni insieme al personaggio immateriale e onnipresente che è Napoli. La Napoli borghese e allegra di Chiaia, ma anche quella degradata e umana del Lotto Zero e dei quartieri periferici e infine quella che tutti amiamo e conosciamo del centro storico. La storia noir ovviamente lega tutto insieme sapientemente e conduce al colpo di scena finale da togliere il fiato. Da divorare…