Una ragazza all’apparenza carina, bravissima con i bambini di cui faceva la baby sitter, una ragazza cresciuta all’oratorio, allegra ed “empatica”. Una ragazza di 21 anni di buona famiglia borghese che studia all’Università e abita nella taverna della sua villetta a Traversetolo, pochi chilometri da Parma. Dal 2020 ha una storia travagliata con Samuel, si lasciano e si prendono, dal 2022 lei si allontana dalla parrocchia e il 12 maggio 2023, poi il agosto 2024 si trasforma in un’assassina. Chiara di fatto partorisce da sola e uccide i suoi due bambini appena nati, poi li seppellisce nel giardino di casa. Bambini che ha portato in grembo per 9 mesi e che non è riuscita a sopprimere prima perché non li voleva. Chiara è il suo nome, ma poco chiara è ancora questa vicenda.
Intanto la ventunenne ora agli arresti domiciliari è accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Giovedì 26 settembre si terrà davanti al Gip l’interrogatorio di garanzia, anche se al momento non è ancora chiaro se, assistita dall’avvocato Nicola Tria, si avvarrà della facoltà di non rispondere. È probabile che la difesa chiederà una perizia psichiatrica. La Procura ha deciso comunque di iscrivere nel registro dell’anagrafe i due piccoli.
La storia come l’ha raccontata il Procuratore Capo di Parma D’Avino spiegando inizialmente come e perché la custodia cautelare è arrivata dopo un mese dal ritrovamento – il 9 agosto – del primo neonato partorito nella notte tra il 7 e l’8 agosto scorso avvenuto per caso, grazie ad un cane scavatore: «La prima richiesta di custodia cautelare che abbiamo fatto al Gip era del 29 agosto e riguardava la prima ipotesi solo di occultamento di cadavere, perché non si sapeva nulla sul neonato messo in una buca in giardino e tirato fuori dal cane il 9 agosto. Per quel reato la pena è bassa e quindi l’arresto della mamma non era giustificabile. Il 2 settembre scorso, il Gip, pur riconoscendo la gravità degli indizi nei confronti della giovane, ha ritenuto di non applicare le esigenze cautelari: sia per l’eccezionalità della vicenda, che si esauriva a quegli episodi, sia per la personalità dell’indagata giovanissima e insospettabile. In quella fase non abbiamo chiesto la custodia cautelare per lo scheletro del primo bambino perché siamo in fase di accertamento». La settimana scorsa il Gip ha condiviso la richiesta di esigenze cautelari per gravi indizi colpevolezza per omicidio volontario e soppressione di cadavere riferito al 12 maggio 2023e all’8 agosto 2024. Sono stati decisi gli Arresti domiciliari perché la ragazza è alla prima esperienza detentiva e poi potrà essere – con divieto di comunicazione con conviventi – controllata dai parenti stessi in casa.
Il corpicino del secondo bambino di Chara, partorito da sola nel bagno della taverna della sua villetta la notte dell’8 agosto, dopo due giorni sarebbe partita con la famiglia per New York, è stato ritrovato in un sacchetto e in posizione fetale in un abuca poco profonda e a distanza di pochi centimetri c’era una sorta di asciugamano sudario. Immediatamente la famiglia di Chiara era stata avvertita del ritrovamento ma aveva preferito rimanenere negli States fino al 19. Stando alle evidenze investigative sembrerebbe infatti accertato che nessuno sapesse nè della gravidanza di Chiara e tantomeno del parto.Sono i Ris di Parma a dare la certezza che quel neonato è di Chiara e del suo fidanzato anche lui ignaro di tutto. Le indagini dei carabinieri vanno avanti e quando Chiara torna, pur rimanendo libera di andare in giro e frequentare gli amici, dalla copia forense del suo cellulare vengono estrapolate delle ricerche su internet inquietanti: da come abortire da sola, a come partorire senza urlare a come portare avanti la gravidanza senza farsene accorgere, pancia piatta, erbe per abortire eccetera.
Chiara dice agli inquirenti che nessuno sapeva e che lo ha fatto perché aveva paura del giudizio dei suoi. La mamma del fidanzato sbotta: «Se lo avessi saputo, loavrei tenuto io». I genitori dicono che si sono accorti del sangue in bagno il giorno dopo il parto, sangue non ripulito del tutto da lei, e hanno creduto alla storia del ciclo abbondante. La mamma visti i tappeti sporchi li prende e li lava. Il vicino vuole tagliare la siepe che lo divide da loro perché troppo alta, ma il padre dice che deve rimanere così. Davvero i genitori non sapevano? Le indagini vanno avanti. I genitori a dire il vero vengono anche indagati e sentiti il 6 settembre, ma sembra che non sapessero. Dice il pm: «Un dato è emerso sulla pregressa gravidanza, durante intercettazione ambientale, tornati dagli Usa e notiziati dai carabinieri che il bimbo trovato morto era di Chiara, la mamma con un salto nel tempo chiede se quando c’era stata un’emorragia l’altra volta (maggio 2023) era per un altro parto. Lei dice no». Intanto dall’autopsia e dalla presenza col luminol del sangue copioso in bagno, si stabilisce che il piccolo è nato vivo ed è morto dissanguato perché Chiara ha tagliato il cordone ombelicale ma non ha chiuso il tutto. La placenta è finita nel water. Dice il Procuratore:«È chiara la necessità della ragazza di nascondere a tutti la gravidanza e la finalità di sopprimere la vita che cresce». In realtà lei cerca di alleggerire la propria posizione: è la madre, lo ha seppellito fugacemente e sulla modalità della nascita dice: «ho perso conoscenza e al risveglio il cuore non batteva più. Dopo aver tentato scavare una fossa ho visto che già era li scavata dai cani; non c’era sangue la nascita è avvenuta in solitudine, i genitori erano al piano superiore ….non mi sono mai consultata con nessuno asl medici ecc». Il cmportamento successivo è agghiacciante per i pm. Il giorno dopo l’omicidio Chiara va dall’estetista, al bar, mangia la pizza coi suoi e infine in viveria. la nottedorme col fidanzato e poi parte per New York. Come sapeva che avrebbe partorito prima del viaggio? Il 2 agosto si rompe le acque e induce di fatto il parto. Come era certa del tempo che passava? Comunque Chiara all’inizio nega la prima gravidanza, ma poi ammette. Dalla condizione dello scheletro del primo bambino, partorito e seppellito il 12 maggio 2023 non si può sapere se era nato vivo. Il 10 settembre, dopo aver accertato che lo scheletro ritrovato in giardino dopo che la Procura si era insospettita era un altro neonato di Chiara, la ragazza viene risentita e ammette di aver partorito il primo bambino il 12 maggio 2023 e di aver scavato la fossa con le sue mani. Di averli lasciati vicino alla sua finestra volutamente per tenerli accanto. La gravità dell’imputazione per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere è dovuto dal fatto che a distanza di pochi mesi dal maggio 2023, Chiara rimane di nuovo incinta e rifà la stessa cosa, sceglie di non dire, di non fare visite, di non andare dal medico e leggendo le ricerche sembra che l’unico obiettivo fosse arrivare alla fine della gravidanza e uccidere il bambino. Anzi durante la gravidanza fuma sigarette, anche mariuana, fa ricerche sull’ aborto non ex lege al sesto mese, su erbe per travaglio meno doloroso, su sesso durante gravidanza, visualizza un video su come si decompone un corpo nel febbraio 2024 e ricerca alle 7 dell’8 agosto del mattino: dopo quanto tempo puzza cadavere. «Non c’è nessuna apertura alla vita, alla speranza, all’affidamento, a qualcosa di diverso dalla morte – conclude D’Alvino – ecco perché è omicidio volontario premeditato e soppressione del cadavere del 2023».
Una vicenda così è quasi un unicum nella storia del crimime italiano e persino i carabinieri e i Ris si sono detti sgomenti. Il procuratore e il comandante provinciale dei carabinieri di Parma Andrea Quagliaro ha infine concluso con un appello: «Ci rivolgiamo alle donne che hanno gravidanze indesiderate: abbiate fiducia nelle istituzioni, rivolgetevi ai consultori, agli ospedali anche per parti anonimi senza avere paura».
Naturalmente su Chiara è necessaria una perizia psichiatrica non tanto per stabilire la capacità di intendere e volere o di stare in giudizio, perché quella è ovvia, ma per capire cosa l’ha spinta nella sua mente ad agire così. Le indagini comunque vanno avanti.