Nasce il Premio L’Officina del Vittoriale, un riconoscimento istituito per valorizzare gli studiosi che hanno dato un contributo significativo alla cultura e alla ricerca. Pensato per premiare coloro che, con impegno e dedizione, arricchiscono il sapere collettivo, pur lontani dai riflettori, portando avanti studi fondamentali per il nostro patrimonio culturale, non solo legati a Gabriele d’Annunzio.
Per la prima edizione, il Consiglio di Amministrazione del Vittoriale ha scelto di premiare il diplomatico, storico e scrittore Maurizio Serra. Autore di un importante libro sul Vate – L’Imaginifico. Vita di Gabriele d’Annunzio (Neri Pozza, 2019), la cui edizione francese ha ottenuto il Prix Chateaubriand (2018) – è l’unico italiano da cinque secoli a essere entrato a fare parte degli Immortali dell’Académie Française.
Così Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale: “Sono particolarmente onorato di dar vita a questo premio e di consegnarlo a Maurizio Serra proprio al Vittoriale, un luogo che rappresenta un punto di riferimento nel mondo per chi si dedica alla ricerca e alla cultura. Il Premio L’Officina del Vittoriale, in questa sua prima edizione, non celebra solo il valore della cultura, mette in luce l’importanza di chi lavora come ‘operai della parola’, come amava definirsi Gabriele d’Annunzio. Questo premio si aggiunge ai riconoscimenti che il Vittoriale conferisce ogni anno, accanto al Premio del Vittoriale e al Premio Genio Vagante, contribuendo a valorizzare il nostro bagaglio di saperi e di memoria-”
Il Premio si ispira all’“Officina” dannunziana, lo studio dove il Vate lavorava per lunghe ore con attenzione e precisione, proprio come un artigiano. Una delle scrivanie dello studio sostiene un’incudine, a rappresentare la dura fatica che sta dietro alla costruzione del pensiero. E proprio un’incudine in ferro verrà consegnata a Serra in occasione della cerimonia di premiazione, prevista al Vittoriale il 5 aprile 2025, alle ore 17.00, nel corso di una giornata ricca di novità.
Maurizio Serra, diplomatico, storico e scrittore italiano. Laureato in Storia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1977, ha intrapreso l’anno successivo la carriera diplomatica nelle sedi italiane di Berlino Ovest, Mosca e Londra, esercitando poi la carica di ambasciatore presso l’UNESCO a Parigi (2010-13) e presso l’ONU a Ginevra (2013-18). Parallelamente a quella diplomatica, ha svolto un’intensa attività di ricerca: pluripremiato saggista e biografo (Malaparte. Vies et légendes, 2011, trad. it. 2012, Premio Goncourt per la biografia; Antivita di Italo Svevo, 2017; D’Annunzio le Magnifique, 2018, trad. it. L’Imaginifico. Vita di Gabriele D’Annunzio, 2019, Prix Chateaubriand e Premio internazionale Viareggio-Versilia).
Il 9 gennaio 2020 Maurizio Serra viene eletto all’Académie française. È il primo Italiano a ricoprire la prestigiosa carica a vita dell’istituzione culturale di Parigi. Siede nel 13° scranno, contraddistinto come F13 (fauteuil 13), prendendo il posto precedentemente occupato da Simone Veil, che divenne Immortelle nel 2008. Nel 2021 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2022 gli è stata conferita la Laurea magistrale honoris causa in Giurisprudenza dall’Università degli Studi di Torino. Tra le sue opere più recenti si segnalano Amori diplomatici (2021), che segna il suo esordio nella narrativa, il saggio storico Le mystère Mussolini (2021; trad. it. Il caso Mussolini, 2021). Munich 1938: la paix impossible, Paris, Perrin, 2024 (trad. it. Scacco alla pace. Monaco 1938, 2024).