Grande successo per la quinta edizione del Lecco Film Fest, che ha visto la partecipazione
di oltre 10.000 spettatori nei 7 giorni dedicati alla kermesse cinematografica organizzata da
Fondazione Ente dello Spettacolo e promossa da Confindustria Lecco e Sondrio.
«I numeri di spettatori registrati rappresentano la buona riuscita della manifestazione, ma il
vero successo del Lecco Film Fest lo ritroviamo nei riscontri che il pubblico restituisce di
apprezzamento delle opere selezionate, di scoperta di ospiti che fino a quel momento non
conoscevano, di riflessioni che i diversi dibattiti sono stati capaci di stimolare – afferma
Angela D’Arrigo, curatrice del Lecco Film Fest –. La risposta del pubblico non è un dato
significativo solo numericamente, ma mostra come nella programmazione del festival
ciascuno spettatore riesce a trovare risposta a proprie esigenze e gusti».
Più di 35 eventi e 47 ospiti tra registi, attori, giornalisti e relatori, hanno deliziato il pubblico
proveniente anche da zone più lontane dal territorio lecchese, evidenziando come il Festival
si sia imposto sul panorama nazionale per la sua rilevanza.
La grande crescita in termini numerici è stata possibile anche grazie ai 37 membri dello staff,110 volontari e 71 partner,fra istituzioni, aziende e organizzazioni, che si sono impegnati per la realizzazione del Festival.
«Gli incontri con i protagonisti dell’arte cinematografica, della comunicazione, della cultura e dello spettacolo hanno permesso alle migliaia di persone che hanno partecipato agli oltre 40 incontri in programma di interrogarsi sul tempo che viviamo, sulle esperienze personali, sul senso del vivere, sulla direzione di cammino che la nostra società ha intrapreso. Tutto
questo è accaduto nel dialogo con gli ospiti e tra il pubblico, sperimentando così che non si
può essere liberi da soli e senza relazioni. Il numero dei partecipanti alle proiezioni, i dibattiti, alla mostra è stato in aumento rispetto allo scorso anno, così come sono cresciuti i giorni di festival, il numero di incontri e di ospiti. Ma ad aumentare ancor più è stata l’intensità della partecipazione e il desiderio di tutti di dare il proprio contributo- dichiara
mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo-
Un primo ringraziamento quindi va ai volontari: oltre a collaborare con il proprio servizio alla riuscita della manifestazione hanno donato sorrisi, entusiasmo e senso di appartenenza e condivisione di questo progetto della comunità. Grazie allo staff del festival, che per mesi ha lavorando al progetto,e a Confindustria Lecco Sondrio che, con il presidente Marco
Campanari e il direttore Giulio Sirtori, hanno costantemente sostenuto anche questa
edizione. Determinante poi il sostegno delle istituzioni territoriali e di tutte le imprese locali e nazionali che hanno voluto essere nostri partner: un’iniziativa così ha bisogno non solo di
supporto economico ma anche di condivisione del progetto e della sua importanza. Siamo
riconoscenti inoltre verso tutti gli ospiti che sono intervenuti. Questa settimana non è stata
una passerella di nomi celebri che hanno sfilato sui palchi della città ma il desiderio di amici, protagonisti ad alto livello del mondo del cinema e delle arti di condividere con noi questa esperienza».
Il programma della quinta edizione del Lecco Film Fest ha offerto una proposta varia ed
estesa, cominciando dall’anteprima della kermesse che ha introdotto il tema dell’edizione.
Infatti, Giorgio Poretti ha presentato la proiezione di “Un condannato a morte è fuggito”, film del 1956 del regista francese Robert Bresson.
L’inaugurazione del festival è avvenuta alla presenza di Laura Delli Colli, Presidente del
Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici – Premi Nastri d’Argento, con la quale è
stato dato il via alla quinta, spiegando al pubblico il significato e il tema della quinta edizione del festival.
Tra gli eventi, l’appuntamento quotidiano con ‘Introspettiva’: la retrospettiva di una delle
registe più influenti nel panorama internazionale contemporaneo, Alice Rohrwacher e la
riscoperta dei grandi maestri con Roberto Andò che ha introdotto la proiezione di “Salvatore
Giuliano”, film del 1962 del regista Francesco Rosi.
La proiezione di “Lo chiamavano Trinità”, il film cult del genere spaghetti western uscito nel
1970, ha fornito un ottimo spunto per un approfondimento del dietro le quinte con Sergio
Zingarelli, Presidente di Rocca delle Macìe, e Giacomo Mojoli, giornalista.
Tra gli straordinari ospiti presenti al Festival Marco Bellocchio, per la presentazione di ”
Sbatti il mostro in prima pagina”, Roberta Torre, per la presentazione del suo “Mi fanno
male i capelli” e Tommaso Santambrogio che, insieme all’attrice protagonista Clara Edith
Ybarra, ha presentato “Gli oceani sono i veri continenti”.
Per toccare il tema della libertà a 360 gradi, si è tenuto un evento sull’oppressione e sulle
guerre con Laura Silvia Battaglia, reporter italiana, specializzata in aree di crisi e conflitti, e
con la proiezione del documentario “20 days in Mariupol” di Mstyslav Chernov, premiato
agli Oscar 2024.
«In chiusura di questa edizione di Lecco Film Fest, voglio innanzitutto dire quanto dobbiamo essere orgogliosi, come imprenditori, del fatto di aver co-fondato e promosso da ormai 5 anni un’iniziativa così originale e di successo come il Lecco Film Fest. La mission di
Confindustria è favorire l’affermazione dell’impresa quale motore della crescita economica,
sociale e civile del Paese; coerentemente a questo quadro, Confindustria Lecco e Sondrio
ha voluto contribuire alla creazione di valore per il nostro territorio, scegliendo di investire
attenzione, tempo, risorse per regalare un evento che rende culturalmente più ricca la nostra città proiettandola sotto i riflettori nazionali- evidenzia il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari – Nel 2024 il festival, forte di una formula unica ed
estremamente efficace fin dall’origine, ha decisamente consolidato tanto la propria
dimensione nazionale, quanto un altissimo livello qualitativo derivante dalle opere presentate e dal prestigio degli ospiti e dei relatori che ne hanno preso parte. Parimenti, questa edizione ha confermato di saper mettere al centro temi che riguardano tutti noi, generando attorno ad essi un dibattito genuino e stimolante, con una pluralità di voci e punti di vista. In un clima di piena “libertà”, per citare il tema di quest’anno tanto caro anche alle imprese che lo declinano nell’idea di libertà di intrapresa, grazie al festival ciascuno si è portato a casa spunti preziosi su una questione di vitale importanza, fondamentale per ogni individuo e per la società intera.
Ringrazio la Fondazione Ente dello Spettacolo per il grande impegno e l’eccezionale
competenza, la curatrice del Festival, i volontari, e tutti coloro che si sono adoperati ed
hanno contribuito al successo della manifestazione, le istituzioni e gli sponsor per il
sostegno, il pubblico che ci ha seguito con passione, e i media per la partecipazione e
l’attenzione. Il Lecco Film Fest è un elemento ormai irrinunciabile fra le nostre iniziative, ed è piacevolmente diventato patrimonio importante ed altrettanto irrinunciabile per il nostro
territorio: continueremo ad impegnarci non solo per la sua continuità, ma anche per la sua
ulteriore strutturazione e crescita»