Trovata morta con una profonda ferita alla testa nel suo lussuoso attico al nono piano di via Crocefisso a Milano la nota immobiliarista Fiorenza Rancilio, 73 anni. Un omicidio efferato quello che si è consumato questa mattina, 13 dicembre, nel cuore di Milano e che ha giĂ visto uno sviluppo in serata quando è stato indagato per omicidio il figlio Guido Bozzolini Gobbi Rancilio, 35 anni, cittadino svizzero residente nello stesso stabile di Milano al sesto piano. L’uomo che soffre di disturbi psichici è stato trovato dai carabinieri in una stanza attigua a quella dove era il cadavere della donna in stato confusionale ed è stato portato in ospedale. La Procura di Milano sta vagliando la posizione del 35enne, che aveva assunto psicofarmaci e resta per ora piantonato in ospedale. In casa – un appartamento in uno stabile tutto della famiglia Rancilio – c’erano molti medicinali. L’uomo era in cura da anni per patologie psichiatriche e pare fosse stato ricoverato giĂ diverse volte. A trovare la povera Fiorenza, avvolta in una coperta e con alcuni asciugamani che l’avvolgevano, è stata la domestica di famiglia arrivata nella casa dopo che i dipendenti della nota immobiliarista, con uffici a piano terra dello stesso palazzo, si erano preoccupati perchĂ© la loro titolare non si era presentata in ufficio . Fiorenza era solita, infatti, scendere in un ufficio del palazzo verso le 9-9.30, ma stamattina non si era vista. Per la sua assenza si è insospettito anche un parente, che cura gli affari della famiglia, anche perchĂ© la 73enne non rispondeva al telefono. Quando, poi, la domestica è riuscita a farsi aprire dal figlio, la terribile scoperta. In base al sopralluogo e ai primi rilievi non ci sono segni di effrazione, nĂ© alle porte nĂ© alle finestre. Inoltre, si sta tentando di individuare l’oggetto usato per uccidere: se ne stanno esaminando alcuni trovati in casa, per appurare la loro compatibilitĂ con le ferite e, dato che non ci sono segni visibili di sangue, se siano stati puliti o meno. Le analisi, comunque, si concentrano su uno di questi oggetti in particolare, che potrebbe essere stato utilizzato dal 35enne. Ma verifiche sono in corso, perchĂ© anche questo non presentava all’apparenza tracce di sangue. IL’appartamento è sotto sequestro. I vicini di casa hanno raccontato di non aver mai sentito “urla” o litigi. E hanno descritto madre e figlio come due persone cordiali ed educate.
Fiorenza Rancilio era stata presidente della fondazione ‘Augusto Rancilio’, dedicata al fratello, architetto di 26 anni vittima di un sequestro nel 1978 e ucciso da appartenenti alla Ndrangheta di Buccinasco, nonchĂ© proprietaria della splendida Villa Arconati di Bollate sede della stessa fondazione.  La donna era figlia di Gervaso Rancilio, imprenditore che si era trasferito a cercare fortuna in Francia e poi era tornato nel Milanese, dove aveva costruito interi quartieri in alcuni comuni dell’hinterland. Proprio davanti ad un suo cantiere a Cesano Boscone, Gervaso e suo figlio Alfredo vennero circondati da un commando di otto persone la mattina del 2 ottobre 1978. Alfredo venne caricato su un furgone e di lui non si seppe piĂą nulla, fino a quando il boss della ‘ndrangheta Saverio Morabito raccontò che era stato ucciso perchĂ© aveva cercato di ribellarsi ai suoi carcerieri.