Milano si conferma tra i comuni capoluogo italiani più maturi dal punto di vista digitale. Questo dato emerge dalla ’”Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, realizzata fra aprile e maggio 2021 da FPA, società del gruppo Digital360, per Dedagroup Public Services, società in prima linea nello sviluppo delle nuove infrastrutture pubbliche digitali del Paese. Tale statistica venne presentata a FORUM PA 2021 nel corso del convegno “Italia digitale: il ruolo dei Comuni per una PA al servizio di cittadini e imprese”.L’indagine analizza il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services (livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese); Digital PA (integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica -SPID, CIE, PagoPA, ANPR-) e Digital Openness (numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini attraverso i canali social). Inoltre, l’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”. Milano che si posizione proprio nella fase di “Spinta”, migliora ulteriormente i propri risultati con un indice. pari a 85 (migliora rispetto all’83 dello scorso anno), riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 89, dell’Indice Openness, a 67 e dell’Indice Digital PA pari a 100. “I risultati in crescita dimostrano la “scossa” innovativa che ha attraversato Milano nei lunghi mesi di emergenza sanitaria – commenta Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano – Grazie a un’infrastruttura solida costruita a partire dal 2016 abbiamo continuato a lavorare – garantendo lo smartworking a circa 7mila dipendenti – e a offrire i servizi essenziali ai cittadini. Nei difficili mesi di lockdown abbiamo assistito a una crescita esponenziale dell’uso dei nostri servizi digitali e, ad oggi, oltre il 90 per cento dei certificati anagrafici viene scaricato online. Continueremo a lavorare in stretta sinergia con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale per raggiungere insieme nuovi traguardi e permettere all’Italia di stare al passo con le altre realtà europee e internazionali”.
“Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma anche come l’anno in cui abbiamo accelerato con forza verso una trasformazione tecnologica senza precedenti. Il percorso per tutti parte proprio dalla digitalizzazione del sistema informativo con la conseguente revisione dei processi per poter attuare realmente quel cambiamento che vede l’uomo al centro in ogni minimo dettaglio del servizio pensato per il cittadino” ha commentato Fabio Meloni, Amministratore Delegato di Dedagroup Public Services.