Dopo il grande successo delle prime due edizioni, torna il «Festival dell’operetta» dal 3 al 5 settembre in piazza Roma (ore 21). Tre serate dedicate alla «piccola lirica» con la «Compagnia d’Operette» di Elena D’Angelo. Scenografie raffinate, personaggi in costume, un’orchestra dal vivo saranno gli ingredienti fondamentali delle serate, capaci di regalare emozioni musicali originali e di grande qualità. «L’operetta appartiene al patrimonio culturale italiano e alla nostra identità, spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo. È un genere musicale popolare che ha segnato profondamente la storia della lirica del nostro Paese. Questo progetto, sostenuto con passione da Elena D’Angelo, è la porta attraverso la quale far entrare appassionati e curiosi nel mondo dell’operetta e, perché no, magari anche in quello dell’opera. Le due precedenti edizioni, con un grande successo di pubblico, hanno dimostrato che siamo sulla strada giusta».
Si inizia giovedì 3 settembre con «Le canzoni della radio anni ’30». Da «Non dimenticar le mie parole» a «Ma l’amore no», da «Ti parlerò d’amor» a «Maramao perché sei morto»: lo spettacolo è un concerto dedicato alle canzoni più famose della storia della radio, dalle sue origini fino al momento in cui la televisione diede un’immagine alle emozioni. Venerdì 4 settembre secondo appuntamento con «Ballo al Savoy», operetta in due atti di Paul Abraham che debuttò con successo a Berlino nel 1932. In un’atmosfera di considerevole suggestione il compositore ha saputo unire la tradizione operettistica occidentale al jazz e alla canzonetta leggera americana; un meccanismo fatto di grande spettacolo visivo, balli e dialoghi spiritosi. Il «Festival dell’operetta» termina sabato 5 settembre con «Il paese dei campanelli», famosissima operetta in tre atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato che debuttò nel 1923 al Teatro Lirico di Milano. La leggenda narra che sul tetto di ogni casa di un’immaginaria isola dell’Olanda c’era un piccolo campanello pronto a suonare ogni volta che una donna del villaggio fosse stata sul punto di tradire il proprio marito. Nessuno li ha mai sentiti suonare, ma né le donne né gli uomini del paese hanno il coraggio di tentare di dimostrare il contrario. Tutto resta tranquillo fino all’arrivo di una nave militare inglese, costretta all’attracco nel porto dell’isola.
La regia delle operette è affidata a Serge Manguette e Elena D’Angelo, le coreografie a Serge Manguette e Martina Ronca con la direzione di Sabina Concari, mentre la Direzione artistica è di Gianni Versino. In scena: Elena D’Angelo, Matteo Mazzoli, Gianni Versino, Francesco Tuppo, Merita Dileo, Milica Ilic, Stefano Menegale, Serge Manguette, Carlo Randazzo e Paola Scapolan.
Fondata nel 2014, la «Compagnia d’Operette Elena D’Angelo», ha già ottenuto larghi consensi in importanti teatri italiani. Mette in scena produzioni curate nei minimi particolari, nel rispetto della filologia dello spettacolo, ma con una particolare attenzione al gusto del pubblico di oggi, con eleganti allestimenti, l’uso della musica dal vivo, la presenza di un corpo di ballo formato da 6 ballerini, 11 artisti professionisti e 10 orchestrali.
Gli spettacoli sono gratuiti per il pubblico, con prenotazione online obbligatoria sul sito www.comune.monza.it o sul sito www.eventbride.it. Info: Ufficio Cultura (039.230.21.92 – cultura@comune.monza.it).