Miriam Ciobanu aveva solo 22 anni. È stata travolta e uccisa mentre camminava sul ciglio della strada a Pieve del Grappa, nel trevigiano, da un automobilista risultato ubriaco e positivo agli stupefacenti. In Veneto siamo di fronte ad una pandemia di incidenti stradali mortali. Nel 2021 ci sono stati 12403 incidenti in tutta Italia, con 2875 vittime. Di queste 285 soltanto in Veneto, praticamente il 10% di tutta la Penisola. E’ la denuncia dell’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità) e tra i promotori della legge sull’omicidio stradale. Nella provincia di Treviso si contano 56 morti dall’inizio dell’anno, così tanti che secondo notizie di stampa le polizze assicurative prevedono di alzare il premio del 40% nel 2023. Non si può andare avanti in questo modo. Già ad agosto avevo preso contatti con il presidente della Regione Luca Zaia, in seguito all’emergenza delle stragi del sabato sera di quest’estate. Mi appello a lui affinchè metta in atto un piano di sicurezza, con controlli capillari da parte della polizia stradale nelle aree critiche e fuori dalle discoteche. Miriam Ciobanu è purtroppo l’ennesima vittima di una mancanza di prevenzione da parte delle forze dell’ordine e di chi le coordina, poichè appare assente il presidio di un territorio dove alcol e droga girano con gran facilità tra i giovani. Così come ha affrontato con durezza la pandemia da Covid, chiediamo adesso a Luca Zaia di mettere lo stesso impegno per affrontare questa piaga, che registra numeri da record.