Cosa chiede un lettore ad un romanzo giallo? Prima di tutto che ci sia una trama noir, poi il tratteggio dei personaggi che escono dalle pagine più umani che mai, la suspense, l’attesa, il contorno e le descrizioni di luoghi, sapori e odori. In questo romanzo giallo di Letizia Vicidomini, partenopeo fino all’osso, ci sono tutti questi ingredienti e in più ce n’è un altro: l’amore, l’amicizia, i ricordi, la famiglia. Non si uccide il passato, il male sporca Napoli (ed. Mursia Giungla Gialla) è un romanzo giallo da vivere e leggere tutto d’un fiato. Al centro più che l’indagine è la vita di Andrea Martino, il commissario in pensione seriale che raccoglie in sè i vissuti e i sentimenti dell’autrice. Un personaggio unico, uomo d’altri tempi, con un cuore enorme come solo quello di un vero napoletano sa essere. E intorno tutti gli altri personaggi, la sua famiglia, i suoi ex colleghi di lavoro e informatori e persino nuovi fantasmi che dal passato prendono forma nei suoi sentimenti e ricordi. Non si uccide il passato è un mantra per Martino, soprattutto perché attraversare un passato doloroso serve spesso a ritrovare un’amicizia, o a scoprirne una nuova, a conoscere un luoigo che non è solo quello del cuore ma che lo scalda. La scrittura è come sempre profonda, quasi sensuale e in ogni riga traspira l’amore per Napoli e per tutto quello che di unico trasmette.