Milano- Un’esperienza durissima ma da cui hanno imparato qualcosa che le ha fortemente cambiate. Sono donne, presidi, insegnanti, mamme e imprenditrici le protagoniste di questa vicenda.
Al traguardo del primo anno di pandemia, Centrale District, comitato di Milano che vede insieme tutte le realtà alberghiere e imprenditoriali del quartiere della Stazione Centrale, guarda avanti e premia quattro donne simbolo della ripartenza. Consuelo Hernandez, presidente di Centrale District della Hernandez Art Gallery e Camilla Doni, vice presidente di Centrale District e direttore Hotel Madison Milano, hanno consegnato alle premiate una targa e una Milano Duomo Card* come contributo concreto alle iniziative di promozione dei Musei milanesi.
“Volevamo dare un segnale premiando i gesti di eroismo quotidiano che stanno salvando il tessuto sociale ed economico della nostra città – racconta Consuelo Hernandez – le donne sono il simbolo di una città che resiste e guarda avanti”.
“Oggi, dopo un anno, vogliamo pensare al futuro e premiare chi sta facendo tesoro di questa emergenza– racconta Camilla Doni – Regalando la “Milano Duomo Card”, abbiamo voluto dare un segnale ulteriore di partecipazione e sostegno culturalealla città.”
Quattro donne, quattro percorsi e vite diverse, unite dalla volontà di trasformare la pandemia in un’occasione:
Antonella Ferrari, medico di base, è in prima linea per poter vaccinare gli over 80.
Anna La Rocca, preside dell’Istituto comprensivo Lugi Galvani, ha assunto l’incarico pochi mesi prima della pandemia, riorganizzando spazi, dotando le famiglie di tablet e connessioni, rinnovando il sito e avviando l’Istituto alla digitalizzazione.
Sabrina Magnaldi Chacón, imprenditrice nel settore food, durante la pandemia ha scoperto la solidarietà: un anno fa ha messo il suo personale a disposizione per consegne gratuite di spesa e beni di prima necessità agli anziani.
Valentina Briguglio, mamma di tre bambini, lavora in sinergia con il Comune di Milano per portare le istanze dei genitori in un dialogo che si augura possa continuare anche dopo la pandemia.
Angela Galetti