Fissata la data del processo d’Appello ad Alessandro Impagnatiello, ex barman trentunenne di Senago, condannato in primo grado all’ergastolo per l’efferato omicidio avvenuto nel suo appartamento in via Novella di Giulia Tramontano, la sua compagna e mamma del nascituro Thiago. Un delitto che il 27 maggio 2022 scosse l’Italia e per il quale il giovane, che confessò solo quando fu messo alle strette dai carabinieri di Milano da prove schiaccianti, venne condannato per omicidio volontario aggravato da premeditazione e crudeltĂ oltre alla distruzione e occultamento di cadavere e interruzione dolosa della gravidanza.
Da sempre all’uomo è stata contestata la premeditazione in quanto da dicembre 2021 ovvero dall’inizio della gravidanza aveva iniziato a tentare di avvelenare Giulia con un potente topicida che le aveva provocato delle ulcere allo stomaco. Prima di colpire con un coltello preso in cucina con 37 coltellate, Impagnatiello aveva cercato sul pc “ceramica vasca bruciata” e in effetti proprio nella vasca, dopo il delitto, aveva tentato di “incenerire” queste le sue parole la povera Giulia.
La difesa di Impagnatiello nel ricorso in Appello tenterà di scalfire le aggravanti prima di tutto la premeditazione che, tuttavia, sembra essere stata provata al di là di ogni ragionevole dubbio. Impagnatiello è in carcere a Pavia dove scrive ogni giorno un diario e delle lettere a Giulia. La perizia psichiatrica che fu fatta descrisse la sua personalità come lucida, totalmente capace di intendere e volere e altamente narcisista.