«Olindo Romano e Rosa Bazzi sono fiduciosi alla luce della richiesta di revisione del processo. Ma come collegio difensivo condanniamo fermamente il parere contrario espresso dalla PG di Milano Francesca Nanni che vìola il codice di procedura penale e danneggia i nostri assistiti. Un modo bizzarro di agire visto che non era mai accaduto prima in quanto non previsto dalla legge. A breve presenteremo anche la nostra richiesta di revisione con nuovi elementi tra cui la testimonianza di un carabiniere che all’epoca era in forza al nucleo operativo di Como».
Lo ha affermato Fabio Schembri, avvocato di Olindo Romano e Rosa Bazzi, durante la trasmissione “Gazzetta Ladra” su Radio Cusano Campus. L’avvocato Schembri, ai microfoni di Fabio Camillacci e Lorenzo Capezzuoli Ranchi ha aggiunto: «Ho sentito e visto recentemente Olindo Romano e Rosa Bazzi e devo dire che sono entrambi molto fiduciosi alla luce di queste novità».
«Finalmente, dopo quattro mesi di giacenza, la richiesta di revisione del processo è stata trasmessa alla Corte d’Appello di Brescia, l’unica competente a valutare l’istanza. Ci fa piacere che il Procuratore generale capo di Milano Francesca Nanni si sia convinta a trasmetterla perché la sensazione era che fosse contraria; ma, se lo avesse fatto avrebbe violato il codice di procedura penale. Però – sottolinea l’avvocato Schembri – come collegio difensivo condanniamo fermamente il parere contrario espresso dalla stessa Nanni, perché non è previsto dal codice di procedura penale e inoltre arreca pregiudizio e danno ai nostri assistiti». «Questo lo consideriamo un modo bizzarro di agire visto che non era mai accaduto prima in quanto contrario alla legge”, ha ribadito durante la trasmissione radiofonica il difensore di Olindo Romano e Rosa Bazzi. “Speriamo che questo tentativo d’influenza negativa perpetrato dal pg Francesca Nanni non venga tenuto in considerazione dai giudici di Brescia; anche perché la richiesta è stata presentata dal sostituto Tarfusser che ha studiato bene il caso e ritenuto validi i nuovi elementi di prova che abbiamo presentato e che scagionano Olindo e Rosa”.
In mezzo al caso il conflitto tra pm milanesi
«Tutto questo palesa un evidente conflitto interno tra i magistrati milanesi. A breve presenteremo la nostra richiesta di revisione del processo con ulteriori nuovi elementi rispetto a quelli su cui si basa la richiesta di Tarfusser. Posso anticipare che punteremo su alcune consulenze riguardanti la morte di Valeria Cherubini che escludono totalmente il coinvolgimento di Olindo e Rosa nella strage», ha poi dichiarato l’avvocato difensore. Ci sarebbe poi un testimone di origine tunisina che risiedeva in via Diaz e che parla di una vera e propria faida legata al traffico di droga esistente nel giro di amicizie di Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef. E poi la testimonianza di un carabiniere in forza al nucleo operativo di Como in quel periodo; questo carabiniere testimonierà della strana scomparsa di alcune intercettazioni ambientali e delle pressioni che in fase d’indagine furono fatte sui coniugi Romano per farli confessare contro la loro volontà. «Tutti elementi nuovi che la pg Nanni nemmeno conosce e pertanto non avrebbe dovuto esprimere parere negativo», ha infine concluso l’avvocato Fabio Schembri.