È vivo l’autunno della Via Francisca del Lucomagno. Il cammino che,
nei suoi 135 km, collega Lavena Ponte Tresa, al confine con la Svizzera,
con Pavia attraversando le province di Varese e Milano, nonostante la
stagione è vissuto da molte persone. E
sabato 12 e domenica 13 ottobre diventa un “luogo da vedere” per
il FAI. Il Fondo Ambiente Italiano ha infatti inserito il tratto che
collega Torba con Cairate nelle Giornate FAI d’Autunno,
impreziosendo ulteriormente il progetto di valorizzazione
della Via Francisca che è promosso da una serie di realtà (tra cui il
FAI) e sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione
Lombardia – POR FESR 2014-2020.
«La Via Francisca del Lucomagno è un punto focale di sviluppo a breve e
medio termine», osserva Giuliano Galli, general manager per l’Area
prealpina del FAI. «Oltre ad interessare direttamente un bene FAI
importante quale è il Monastero di Torba, rappresenta
un elemento di unione per la valorizzazione del territorio della
provincia di Varese. In quest’ottica, stiamo lavorando al fine di poter
creare un collegamento ciclopedonale tra il Monastero di Torba e
Castelseprio: l’obiettivo è dare vita ad una rete per
valorizzare i “luoghi del cuore” di questa area».
Già oggetto di un profondo intervento di sistemazione con la
collocazione di oltre mille segnavia, la Via Francisca del Lucomagno è
stata percorsa solamente nell’ultimo periodo estivo da oltre 700
pellegrini. Ed, grazie alle giornate FAI, punta a superare i
mille.
Il progetto di valorizzazione ha individuato nella Via Francisca una
grande opportunità per i diversi territori: una vera infrastruttura con
la possibilità di diventare un vero “brand” di valore per tutto il
tracciato che attraversa e per gli oltre 50 Comuni
interessati. Molte sono le strutture di accoglienza già attive e molte
alter se ne aggiungeranno per permettere ai pellegrini di percorrere le
tappe dell’intera Via e approdare a Pavia, dove, volendo, è possibile
proseguire il cammino lungo la Via Francigena.
Il programma promosso dal FAI prevede di percorrere a
piedi la Via Francisca tra il Monastero di Torba e quello di Cairate
(circa 4 km). I quattro appuntamenti, curati dalla proloco di Cairate, e
che comprendono anche la visita guidata ad entrambe
le strutture, hanno riscosso un ottimo riscontro, tanto che in poco
tempo gli oltre cento posti disponibili sono andati esauriti. Il
monastero di Torba, che è un bene FAI dal 1977 ed è inserito nel
patrimonio Unesco dal 2011, è un complesso longobardo sorto
sulle rovine di un avamposto militare romano. È stato definito come “un
angolo di Medioevo nel silenzio e nei boschi del Varesotto”.
Strettamente legato a questa struttura è il monastero dell’Assunta in
Cairate, che risale alla prima metà dell’VIII secolo
ed è suddiviso in tre parti, il monastero vero e proprio, il quartiere
nord o di San Pancrazio (di epoca tardoromana) e i rustici della corte
ovest.
L’apprezzamento verso il progetto della Via Francisca emerge anche
dall’attenzione che le trasmissioni televisive stanno dedicando: nella
puntata di
Geo in programma giovedì 17 ottobre, la Via Francisca del Lucomagno sarà protagonista della trasmissione condotta su RaiTre da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi.